Ma quei bricconi vogliono la grazia, cioè l’irresponsabilità, e mettono avanti senza vergogna la giustificazione della natura o la scusa delle circostanze, anche quando ci sia contraddizione. L’essenziale per loro è essere innocenti: che, per grazia di nascita, le loro virtù non possano essere messe in dubbio, e le loro colpe, nate da una passeggera disgrazia, siano sempre e soltanto provvisorie.
Gliel’ho detto, si tratta di sfuggire al giudizio. Siccome sfuggirvi è difficile, mentre riuscire a far ammirare e insieme scusare la propria natura è buona creanza, cercano tutti di essere ricchi. Perchè? Se lo è mai chiesto? Per essere potenti, certo. Ma soprattutto perché la ricchezza sottrae al giudizio immediato, ti libera dalla folla della metropolitana per chiuderti in una carrozzeria nichelata, isola in vasti parchi ben custoditi, vetture letto, cabine di lusso. La ricchezza, caro amico, non è ancora l’assoluzione, è la condizionale, che fa sempre comodo.